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L’innovazione Invisiblefarm- Citybadge

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Raffaele Gareri Co-founder TSCAI risponde alle domande di Invisiblefarm dedicate al prodotto Citybadge

Quale è la storia di Citybadge?

“Citybadge è nato sulla base di alcune esperienze vissute dal sottoscritto assieme a Bas Boorsma, ex CDO della Città di Rotterdam. Insieme abbiamo scritto il libro “A new Digital Deal” ed in quel contesto è nata l’idea di definire i 20 building blocks come ambiti chiave per gestire lo sviluppo digitale dei territori. Alla luce di questo abbiamo progettato insieme a Invisiblefarm, TSCAI (The Smart City Association Italy) e Italy&Partners uno strumento che aiutasse a fotografare lo stato dell’arte sul territorio relativo ai processi di trasformazione digitale. Il tool aiuta ad identificare i punti di forza e debolezza e diventa un’occasione per sviluppare un programma strutturato per l’implementazione nel territorio di logiche di trasformazione digitale. Gli ambiti che abbiamo citato riguardano aspetti che non si affrontano solo mediante un approccio tecnologico, ma mirano a spingere l’amministratore o il responsabile del servizio ad avere un approccio multidisciplinare. Lo strumento non è dunque riservato agli addetti ai settori ma promuove la trasformazione digitale come una leva su tutte le strategie di amministrazione locale. La smart city e le politiche di innovazione urbana per innovare e cogliere le opportunità di resilienza delle comunità locali. La finalità è quella di rafforzare la consapevolezza di un’azione multidisciplinare trasversale e strategica per lo sviluppo socio-economico e supportare l’azione politica ad impattare significativamente sul percorso di crescita del territorio.”

La filosofia del progetto

“I soggetti che hanno partecipato all’iniziativa portano contenuti ed interessi sulla base della propria missione. L’associazione TSCAI ha sostenuto lo sviluppo del progetto nell’ottica di diffondere l’approccio culturale al tema. La startup innovativa Italy&Partners, ha portato, il know-how su questo mondo, mentre Invisiblefarm ha curato lo sviluppo software dello strumento digitale. Il mix di competenze e ruoli ha dato vita al raggruppamento che ha condiviso ed intrapreso il percorso di investimento.”

Che problema vuole risolvere Citybadge?

“C’è un bisogno che è sempre più emergente, ed è quello di avere degli strumenti che aiutino a governare il cambiamento che è fortemente richiesto dai cittadini, dalle imprese e dai cambiamenti che stanno colpendo la società come il climate change, la trasformazione dei modelli di business, i processi di migrazione dei giovani verso le città e gli effetti della pandemia. Si pone quindi la necessità di governare il cambiamento, un progetto non facile. Il bisogno rispecchia la necessità di disporre di uno strumento che orchestri un’azione su più fronti in modo che si possano correttamente utilizzare le politiche digitali in maniera sinergica a quelle energetiche. Queste sono le due caratteristiche che portano ad un effetto leva, possono incidere maggiormente sulla velocizzazione dei cambiamenti. In questo frangente è una trasformazione in linea con gli indirizzi di sostenibilità e transizione energetica e digitale, così come identificata dall’Unione Europea.”

Chi può usufruire del prodotto?

“Citybadge si rivolge sia ai grandi che ai piccoli comuni e relativi territori. Famiglie, imprese e diversi stakeholder sono inclusi nel progetto per contribuire al rafforzamento delle politiche digitali.”

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