Mattone dopo mattone: la nascita di Invisiblefarm

Intervista al CEO e co-founder Giuseppe Stefini

C’era una volta… una startup (anche se non si chiamava così)

«Sia io che Roberto abbiamo sempre avuto in mente di creare qualcosa di nostro, un’avventura imprenditoriale vera. Non esistevano startup, né Silicon Valley italiana, né investitori: solo intraprendenza, ambizione e voglia di indipendenza».

La nascita di Invisiblefarm, almeno quella embrionale, risale agli anni in cui ci si rimboccava le maniche, si studiava di notte e si scriveva codice con l’idea, chiara e forte, di costruire qualcosa di significativo.

Dai laboratori universitari a Topotek

Il primo incontro tra Giuseppe e Roberto avviene all’università. Entrambi arrivano da Ingegneria Civile, ma è la tesi di Giuseppe – dedicata ai sistemi Web GIS – a far scoccare la scintilla.

«Avevamo creato un piccolo gruppo di ricerca. Partecipavamo ai convegni, studiavamo le tecnologie GPS, avevamo perfino trovato un modo per correggere un errore intenzionale inserito dagli americani. Eravamo carichi, determinati, convinti di poter fare la differenza.»

La svolta: cambiare pelle e diventare Invisiblefarm

Il nome Topotek non bastava più.
«Abbiamo deciso di affidarci a un professionista della comunicazione. Ha parlato con tutti noi, ci ha ascoltati, e ci ha restituito un elenco di nomi. L’abbiamo scelto insieme: così è arrivata la nascita di Invisiblefarm».

Un nome che racchiude tutto:
«Lavorare con sostanza anche fuori dai riflettori. Coltivare con costanza. Costruire valore in silenzio, ma con visione».

I primi mesi senza incassi… e la squadra

«Siamo rimasti in un appartamento per otto mesi, senza fatturare, ma avevamo una visione chiara. Poi sono arrivati i primi progetti e con loro le persone fondamentali: Gianfranco, Chiara… veri pilastri. Le fondamenta della squadra che siamo oggi».

Oggi: un team che guarda lontano

«Invisiblefarm è oggi un gruppo affiatato di donne e uomini che sanno dare il meglio quando lavorano insieme. Un team che ha imparato a fidarsi, a crescere e a guardare lontano».

Il successo? Insieme

«Vogliamo che i nostri clienti brillino, ma vogliamo farlo anche noi. Ogni idea che nasce qui dentro è un passo avanti. Invisibile sì… ma solo fino a un certo punto».

E domani?

«Ora guardiamo avanti. I mattoni dell’inizio sono ancora lì, ma ce ne saranno molti altri. Invisiblefarm crescerà ancora, e noi con lei».

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