Formazione

E-learning: l’importanza della progettazione

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Vi parliamo dell’importanza della progettazione all’interno di un percorso formativo e-learning. Nell’articolo precedente abbiamo parlato del modello maggiormente usato per la creazione di corsi e-learning: ADDIE, acronimo di Analysis, Design, Development, Implementation, Evalutation.

Con una serie di articoli, questo il primo sull’argomento, scendiamo in profondità ed analizziamo nel dettaglio la fase del DEVELOPMENT, ovvero la creazione dei contenuti del corso, illustrando il processo di sviluppo delle lezioni: dalla preparazione del contenuto, all’applicazione delle diverse tecniche didattiche per la creazione di oggetti multimediali ed interattivi, tramite appositi software e strumenti di authoring.

L’Esperto di Contenuto

Nella realizzazione di un corso e-learning spesso il primo scoglio è rappresentato dai materiali forniti dagli Esperti di Contenuti (Subject Matter Expert, SME). Nella maggior parte dei casi, infatti, il materiale usato per i corsi tradizionali risulta inadeguato alla formazione e-learning e necessita quindi di modifiche.

Nella formazione tradizionale gli Esperti di Contenuto, assemblato il materiale, lo usano per l’erogazione del corso ai discenti, mentre nell’e-learning questo processo cambia. Gli Esperti di Contenuto devono fornire agli Instructional Designer (ID), ovvero chi progetta il corso, le informazioni e le conoscenze necessarie per preparare materiali e attività di e-learning.

Tuttavia l’entità di questo contributo può variare molto a seconda della quantità e della qualità del materiale esistente. Infatti è molto probabile che sia già disponibile una serie di materiali riguardanti un tema specifico. Questi possono consistere in: manuali e documentazione tecnica; dispense per un corso in aula e appunti delle lezioni; presentazioni PowerPoint; immagini, grafici e tabelle; guide web o altri materiali di formazione; dizionari specializzati e glossari.

La qualità del materiale

Ci si potrà quindi trovare in due differenti situazioni: se i materiali esistenti forniscono contenuti d’alta qualità, sufficienti a coprire ogni lezione, all’Esperto di Contenuto verrà chiesto di produrre collegamenti tra i materiali esistenti ed i learning object (oggetti didattici), esercitazioni pratiche ed esempi aggiuntivi (laddove richiesto dall’ID), termini per un glossario e letture consigliate o riferimenti alle risorse per una o più lezioni. Mentre il team di Instructional Design si occuperà di sviluppare gli storyboard delle lezioni, integrando i contenuti tratti dai diversi materiali di partenza, con quelli forniti dell’Esperto.

Se invece i materiali esistenti non dovessero coprire adeguatamente le lezioni, all’Esperto verrà chiesto di produrre il contenuto principale per il corso in modo tale da garantire la comprensione e l’apprendimento on-line, in base agli obiettivi prefissati.

Lo sviluppo del contenuto

Inoltre, prima dello sviluppo del contenuto è sempre bene rivedere gli obiettivi di apprendimento proposti, assicurarsi che i test e gli esercizi di valutazione siano allineati agli obiettivi della lezione, fornire tutte le conoscenze necessarie a soddisfare gli obiettivi di apprendimento, tra cui informazioni che possono sembrare ovvie, ma che potrebbero essere sconosciute ai discenti. Anche l’utilizzo di esempi che siano familiari agli studenti può aiutare a comprendere e a ricordare i concetti (non tutti possono avere lo stesso bagaglio di conoscenze quindi è bene utilizzare differenti esempi).

Per uno sviluppo ottimale del contenuto può essere d’aiuto classificare gli argomenti di ogni lezione in due categorie: Must know, ovvero la parte fondamentale del contenuto, senza la quale lo studente non potrebbe capire i concetti; e Nice to know, ovvero le informazioni senza le quali lo studente potrebbe cavarsela, ma che risultano d’aiuto a sviluppare una migliore comprensione dell’argomento o ad aggiungere interesse.

Lo stile comunicativo

Anche nella scelta dello stile comunicativo andrebbero considerati diversi fattori: è importante scrivere in maniera diretta, semplice e chiara, con frasi non più lunghe di 25 parole ed utilizzando elenchi puntati quando necessario. Inoltre è bene non inserire più concetti ed informazioni contemporaneamente, riducendo al minimo l’uso di frasi composte; inserire per esteso il significato di un acronimo, la prima volta che viene utilizzato ed aggiungerlo anche all’interno del glossario.

La creazione del contenuto risulta quindi un passaggio importante e a cui bisogna prestare la massima attenzione, nella creazione di un corso e-learning.

Questa è la prima tappa nel processo di DEVELOPMENT, a cui successivamente seguirà la creazione dello storyboard, che andremo ad affrontare nel dettaglio nel prossimo articolo.

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