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Invisiblefarm alla scoperta di Brescia

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Tempio Capitolino di Brescia e visita alla città

Giovedì 13 Luglio 2017, in occasione della consueta cena aziendale, Invisiblefarm si era avventurata alla scoperta di Brescia, della sua arte e della sua storia, con Federica Biglino, presidente dell’associazione Brescia Guide, che divulga la conoscenza del territorio bresciano dal 1999.

Partenza da Piazza Paolo VI e scoperta del Duomo Vecchio

Ritrovati in Piazza Paolo VI, siamo partiti alla scoperta del Duomo Vecchio, costruito con blocchi di medolo a partire dall’anno mille sopra la precedente Basilica di Santa Maria Maggiore de Dom. All’interno si vedono ancora le fondamenta dell’originale planimetria, di cui è rimasta inalterata la zona conosciuta oggi come la Cripta di San Filastrio.

Abbiamo potuto ammirare inoltre il sarcofago in marmo rosso del primo vescovo di Brescia, Berardo Maggi; la pala d’altare dipinta dal Moretto e il trittico dedicato a Paolo VI dell’artista contemporaneo Mimmo Paladino, di cui si potevano osservare le installazioni temporaneamente collocate per il centro di Brescia.

Altra curiosità riguarda la torre, crollata nel 1700, che si trovava dove oggi sorge l’ingresso principale, e di cui si possono ancora scorgere all’interno le scale che vi portavano.

Si prosegue con il Duomo Nuovo e il Broletto

Meta successiva, che non poteva mancare, il Duomo Nuovo o Cattedrale di Santa Maria Assunta che svetta con la sua cupola, costruita da Rodolfo Vantini, colui a cui è dedicata la via dove si trova attualmente l’ufficio di Invisiblefarm, e la facciata in marmo di Botticino in stile barocco. Una volta entrati abbiamo potuto ammirare l’imponente interno e il monumento dedicato a Papa Paolo VI, nato a Concesio, in provincia di Brescia.

Proseguendo nella piazza ci siamo fermati dinanzi al Broletto, oggi sede dell’amministrazione provinciale e il risultato di differenti ampliamenti in epoche diverse. La tipica facciata di architettura romanica in pietra, il balcone, detto loggia delle Grida, il tetto a capanna; e a fianco la Torre del Pegol.

Entrando, attraverso il portale ovest, abbiamo scorto la lapide con il leone di Venezia abrasa dai giacobini, e all’interno, sulla sinistra, la facciata costruita nel 1600 decorata con mascheroni dalle smorfie grottesche.

Il Tempio Capitolino e Piazza del Foro

Altra meta, che non poteva assolutamente mancare nella visita guidata della nostra città è il Tempio Capitolino, dedicato alla Triade Capitolina e commissionato da Vespasiano.

Ci siamo affacciati alla cella centrare del tempio, ospitante un vasto lapidario, tra cui una rara lastra riportante caratteri in lingua gallica; e abbiamo ascoltato l’affascinante storia della scoperta del sito archeologico a partire dall’unica colonna rimasta integra e ancora visibile a sinistra del tempio.

Abbiamo proseguito il nostro percorso all’interno di Piazza del Foro visitando i resti del porticato che cingeva l’antica piazza romana e sotto cui si trovavano botteghe e negozi.

Anche Palazzo Martinengo è stato protagonista della nostra visita, con la sua storia d’amore tra Marzia Martinengo e Ugo Foscolo.

Ci siamo diretti poi alla scoperta dei resti delle antiche mura della Basilica romana situata frontalmente rispetto al Tempio Capitolino.

Per le vie di Brescia

Successivamente, avventurandoci per le vie di Brescia in mezzo alle sue molteplici fontane (anche queste meritano una citazione in quanto caratteristiche della città, sotto la quale scorrono numerosi corsi d’acqua), siamo arrivati alla Torre d’Ercole, edificata su resti romani e “mozzata” da Ezzelino da Romano in seguito alla conquista della città.

La nostra visita è proseguita verso la piazza dedicata a Tito Speri, che guidò l’insurrezione delle Dieci Giornate; per poi “riscoprire” la chiesa di S. Faustino in Riposo e Santa Rita, costruita nel XII secolo e quasi nascosta all’interno dell’antico quartiere medievale, da cui si possono scattare bellissime fotografie dei suoi suggestivi scorci.

Proseguendo tra le vie di Brescia siamo giunti alla Pallata, antica torre medievale il cui orologio ormai non è più in funzione e sotto il quale in passato, per il divertimento della classe agiata, si teneva il “Palio delle Donne”, una corsa alla quale partecipavano le povere donne della città e dove, per la vincitrice, vi era in palio una dote.

Piazza Vittoria e Piazza Loggia

Ritornando verso il centro cittadino siamo giunti in Piazza Vittoria, costruita negli anni ’30 demolendo l’antico quartiere delle pescherie. Qui abbiamo ritrovato le opere temporanee del Paladino e abbiamo potuto ammirare il Torrione, primo grattacielo in Italia.

Sempre in questa piazza abbiamo osservato l’impronta fascista: il Palazzo delle Poste, con la sua tipica greca riportante la “M”; la Torre della Rivoluzione, dove un tempo si trovava un bassorilievo di Mussolini a cavallo; l’arengario da cui tenne un discorso durante l’inaugurazione della piazza; ed il piedistallo, dove un tempo trovava posto la statua del Bigio.

Ultima tappa della nostra visita guidata: Piazza Loggia, costruita bonificando un’antica palude.

In questa piazza abbiamo ammirato la Loggia, con la sua tipica “cupola”; la loggetta veneziana e la Porta del Salarolo, nella facciata laterale della piazza; e la Torre dell’Orologio sormontata da “i macc de le ure”, simile a quella di Venezia.

Infine, ci siamo soffermati sulla statua della Bella Italia, donata dal Re Vittorio Emanuele II e realizzata dallo scultore bresciano Giovan Battista Lombardi, dietro cui si cela una particolare storia. Sembrerebbe, infatti, guardando le vesti della statua, che abbia scolpita un’unica gamba.

Il poeta dialettale Angelo Canossi recitava così:

“Ci guardi bene sotto, e la vedrà

Che ha una gamba sola, e un po’ gonfiata,

forse per la fatica che fa;

la quale è una magnifica trovata!”

Insomma, Brescia è una città che merita di essere visitata per riscoprire scorci e meraviglie dove, magari, si passa ogni giorno senza quasi accorgersi della storia da cui si è circondati.

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